Uno scorcio di Livigno dall'alto
Gli uomini del CIO (Comitato Olimpico Internazionale) in visita oggi a Livigno. Dopo essere stati ieri a Milano e aver valutato gli impianti del capoluogo meneghino, nello specifico il nuovo Palasport di Santa Giulia e il Palalido, la delegazione del CIO passerà la giornata odierna a Livigno per valutare le strutture e le potenzialità del Piccolo Tibet valtellinese in chiave olimpica. E’ proprio il CIO che, dopo aver valutato la varie opzioni, dovrà decidere quale sia la migliore e assegnare a una località la rassegna a cinque cerchi invernale del 2026 per la quale è forte la candidatura italiana a due punte di Milano e Cortina. Livigno quindi è sempre più al centro del progetto Olimpiadi 2026 perché da alcuni rumors, sempre più insistenti, potrebbe essere la sede di uno dei villaggi olimpici oltre che di alcune prove quali snowboard e freestyle e, perché no, anche di biathlon. “Quello che presenteremo alla delegazione del CIO è un dossier molto complesso – ha detto Luca Moretti, presidente dell’Apt di Livigno – ma sapremo fare del nostro meglio. E’ l’ultimo passo prima della candidatura ufficiale. E’ un altro tassello per avere le Olimpiadi in casa, in un paese che ha solo 6000 abitanti. Sarebbe fantastico. Incrocio le dita. E qui vicino c’è Bormio che potrebbe ospitare anche alcune gare di sci alpino”. E poi Luca Moretti ha tolto il velo su un altro sogno livignasco. “In futuro avremo bisogno di migliorare le infrastrutture, le strade per esempio per raggiungere la località. Noi ci stiamo muovendo per riuscire ad ospitare una prova di slalom parallelo di Coppa del Mondo, anche qui non sarà facile ma ci stiamo provando”. E anche Giorgio Rocca, grandissimo slalomista cresciuto a Livigno e capace di vincere 11 slalom di Coppa del Mondo, una “coppetta” di specialità oltre a due bronzi iridati, ha manifestato il suo desiderio di vedere Livigno olimpica. Un sogno che potrebbe diventare realtà!