Con il pettorale 6 il francese Renaud Jay vincitore della Sgambeda
La Sgambeda ha spento le sue prime 30 candeline con una tre giorni pazzesca! Entusiasmo, spettacolo sugli sci stretti e grandi emozioni per il weekend dedicato da Livigno alla “sua” Sgambeda, la gara di sci di fondo in cui amatori e atleti gareggiano insieme nel bellissimo percorso ricavato nel fondovalle del Piccolo Tibet. La tre giorni è incominciata venerdì con la Pro Team Tempo, una spettacolare 15 km in tecnica classica allo Stadio del Fondo per aprire le danze, che ha visto l’affermazione del team Lager 157 Ski Team. L’evento era una interval start, con ogni Pro Team (maschile) a scattare in ordine inverso a seconda del ranking, e il tempo ottenuto dal terzo maschio all’arrivo a contare ai fini di classifica. Le donne sarebbero poi partite con i distacchi calcolati dal tempo complessivo ottenuto dai maschi, e la prima donna all’arrivo della pursuit a determinare il risultato finale di questa Pro Team Tempo di apertura. Il team vincitore Lager 157 Ski Team era composto da Marcus Johansson, Emil Persson, Andreas Holmberg, Britta Johansson Norgren ed Elin Mohlin, brava ad aiutare l’asso pigliatutto Visma Ski Classics soprattutto nella prima fase di gara. Per quanto riguarda le squadre italiane, il SottoZero Gold Team conclude 16° (Brigadoi – Ferrari – Varesco – Corradini) e il Team Trentino Robinson 22° (Panzhinskiy – Panisi – Busin – Caminada – Donzallaz).
Il momento clou è stato quello di sabato con il trentennale della Sgambeda, celebrato a Livigno assieme alla perfetta commistione tra atleti della provincia di Sondrio, amatori, ex atleti di Coppa del Mondo e tanti russi. E a trionfare è stato il francese Renaud Jay, bravo a sfruttare le proprie doti di sprinter regolando il connazionale Jean Marc Gaillard e Toni Livers, mentre al femminile altro successo transalpino per Celine Lallier Choppard sulla ceca Klara Moravcova e su un’altra fondista francese, Alicia Choron.Giornata meravigliosa per lo sci di fondo, con uno splendido sole ad illuminare le impeccabili piste livignasche, nella 30 km in tecnica libera. C’è stata gloria anche per i senatori, come Gelsomino Cusini che delle 30 edizioni non ne ha mai mancata una: Anche Matteo Tanel, 8° e miglior italiano, si è detto onorato di essere a Livigno per la Sgambeda. Ottima quarta l’ex azzurra e idolo di casa Marianna Longa. Infine la gara di oggi, il Livigno Prologue di 35 Km in “modalità” Mass Start, ha visto prevalere gli svedesi Britta Johansson Norgren e Emil Persson per il successo completo del Team Lager 157 che, oltre al Pro Team, ha conquistato anche i titoli individuali. Sulla salita di Teola c’è stato uno spettacolo nello spettacolo, con il comitato organizzatore livignasco a costruire una mini linea slopestyle con dei salti nel percorso di gara, in cui tre freeskier hanno effettuato dei balzi addirittura sopra gli atleti, celebrando appunto le Olimpiadi 2026 nel “Piccolo Tibet. <<In tutto ciò che facciamo, mettiamo un po' di freestyle - ha affermato il presidente di APT Luca Moretti, con protagonisti la freeskier Elisa Nakab del Livigno Team e della squadra nazionale italiana di freestyle, così come Ian Rocca, e Tobia Silvestri, freeskier locale che ha progettato e costruito l'intera linea di slopestyle>>. Nella gara femminile, la svedese Emil Persson Lager (157 Ski Team) ha vinto in 1h27’35”, abbracciando la figlia al traguardo, davanti alle norvegesi Kateřina Smutná (eD system Bauer Team) 1h41’36”1 e a Kari Vikhagen Gjeitnes (Team Koteng) 1h41’38”3. Tra i maschi successo svedese di Emil Persson Lager, sempre del 157 Ski Team, che ha chiuso in 1h27’35” precedendo i norvegesi Morten Eide Pedersen (Team Kaffebryggeriet) 1h27’35”4 e Stian Hoelgaard (Team Koteng) 1h27’35”5. Si chiude così un trittico livignasco spettacolare: ricco di neve, campionissimi e amatori riunitisi a festeggiare il trentennale della “Sgambeda”. (Credit photo: NEWSPOWER.IT)