Riprendiamo la lettera del presidente del Sondrio Rugby Alfio Sciaresa pubblicata sulla pagina Facebook e sul sito ufficiale della società:
<<Scusate se forse sbaglierò in qualche modo il mio approccio, ma sono completamente estraneo al mondo dei social e scrivo su questo sito solo perché la situazione non mi permette altri modi di comunicazione. Tuttavia mi sembra importante e necessario che il responsabile di una società sportiva, in questo momento, faccia sentire la sua voce e che sproni i suoi atleti e tutti quelli che vogliano ascoltarlo perché si impegnino a lottare in tutte le maniere possibili contro il grande pericolo che ci sta minacciando.
Io sono profondamente convinto che lo sport sia, da una parte una valvola di sfogo fisico per i giovani, ma anche un fondamentale sistema di educazione. Tutte le civiltà del passato, dai greci antichi agli inglesi dell’età vittoriana, lo hanno vissuto in questo modo e i valori che lo sport ha diffuso sono, ancora oggi, vitali per la sopravvivenza delle specie umana come l’abbiamo conosciuta.
Lo sport che pratichiamo, il rugby, riunisce molti di questi valori come l’impegno, il rispetto per gli altri e per le regole, la tenacia, il coraggio, ma ce n’è un altro, di cui vi ho parlato molto in questi ultimi anni, che mi sembra veramente cruciale di fronte a questa terribile epidemia. Si tratta della solidarietà. Nel nostro gioco, anche solo perché è praticato in quindici contro quindici, vi è poco spazio per l’individualismo e il risultato finale è sempre il frutto della nostra capacità di lavorare con gli altri, di metterci a disposizione degli altri e, a volte, anche di sacrificarci per gli altri.
In questi giorni bui dobbiamo quindi essere veramente consapevoli di questa necessità di combattere tutti insieme, solidali e determinati a sconfiggere questa pandemia. Come in ogni combattimento mi sembra inutile dividerci e accusarci l’un altro per eventuali errori commessi. Bisogna restare concentrati, in silenzio, e lottare per il risultato finale. Il passo successivo sarà un’analisi approfondita di quello che è successo, non per scambiarci stupide accuse, ma solo per prepararci meglio per il futuro.
Questo periodo, che ha registrato numerosi lutti in gran parte dei paesi del mondo e ha messo in discussione molti aspetti del nostro modo di vivere, potrà rappresentare per noi anche qualcosa di positivo solo se, nel futuro, riusciremo a trasformarlo in una grande lezione di sostegno e di fratellanza universale.
Vi auguro ogni bene e spero potremo abbracciarci presto><.