Regione Lombardia ferma le partite ufficiali ma non gli allenamenti, anticipa la chiusura di bar e ristoranti ma non interviene sulla calca presente nei mezzi pubblici o in tanti altri punti di reale assembramento e pericolo. In mancaza di strategie si torna a iniziative facili da attuare, una di queste è penalizzare gli sport a livello dilettantistico dopo aver sottoposto le società, di ogni disciplina, a costi per poter attuare i protocolli e per poter pianificare una stagione sportiva che si sapeva sarebbe stata complessa. Ci chiediamo il senso di consentire allenamenti a persone provenienti anche da aree geografiche diverse e che nel corso della giornata si sono spostate per lavoro, ma di sospendere le gare ufficiali che già si svolgevano a porte chiuse o con una limitata presenza di pubblico e rispettando i protocolli decisi dal Governo nazionale e dalle varie Federazioni sportive. Così il presidente Attilio Fontana: "Pensiamo che sia opportuno sospendere ogni attività sportiva di contatto, anche per i dilettanti, ma non gli allenamenti". Rispetto a quanto annunciato sono sospesi anche gli allenamenti. L'ordinanza è in vigore dalla mezzanotte tra sabato e domenica fino al 6 novembre.