Alberto Bertolini (ultimo a destra) con lo staff del Venezia
Ad inizio stagione il solo pensare alla serie A sembrava un miraggio visto il livello delle rivali poi, partita dopo partita, il Venezia ha trasformato questo sogno in realtà guadagnandosi nel playoff contro il Cittadella il lasciapassare per la massima serie. Un traguardo atteso 19 anni e raggiunto grazie al contributo di Alberto Bertolini. Il tecnico delebiese è approdato in laguna la scorsa estate come vice di Paolo Zanetti e si ritrova a distanza di pochi mesi a festeggiare un risultato incredibile. <<Venivamo da un esonero e non avevamo nessun obbligo. La squadra si stava formando con un gruppo di giocatori reduci dalla salvezza e con l'innesto di giocatori bravi, che però avevano vissuto retrocessioni, e giocatori stranieri talentuosi ma da vedere in Italia. Abbiamo subito percepito che il gruppo era buono ma inserito in una B dal livello altissimo. Oltre a Spal, Lecce e Brescia c'erano Monza, Empoli, Frosinone, Cremonese, Cittadella, una concorrenza fortissima. Eravamo convintissimi di poter fare un buon campionato e il senso di rivalsa da parte di tutti noi ha permesso che si potesse arrivare a questo traguardo. Abbiamo avuto un rendimento molto costante, senza veri momenti di crisi. Giornata dopo giornata si sono alzate le aspettative. La soddisfazione è immensa, salire in A attraverso i playoff è ancora più bello. Ho realizzato un sogno, da giocatore avevo raggiunto la promozione in B non avendoci però giocato e adesso sono arrivato al massimo in Italia. Grandissima soddisfazione ma credo che la vera emozione sarà quando vivrò questa esperienza concretamente entrando in stadi come San Siro, Olimpico, Napoli, Torino. Mi sento fortunato e privilegiato>>. L'annata ha riservato tanti momenti belli e qualche raro passaggio a vuoto. Ecco i più significativi raccontati dallo stesso Bebe: <<In positivo la vittoria di Monza, venivamo da un momento non brillantissimo e affrontavamo uno squadrone costruito per la serie A, vinciamo 4-1 giocando una partita perfetta. Una vittoria che ci ha dato consapevolezza e convinzione. Altro momento decisivo contro il Lecce, il rigore sbagliato da Mancosu in una fase della partita che ci vedeva in difficoltà. L'unico momento difficile a dicembre, un filotto di 7 partite senza vincere. Giocavamo bene ma senza arrivare ai 3 punti. Creavamo senza segnare, mentre le nostre avversarie sfruttavano ogni occasione>>. Radiomercato accosta Zanetti e Bertolini a squadre come Udinese e Sampdoria. Un riconoscimento per quanto hanno saputo fare a Venezia. Un affiatamento nato sulla panchina del Sudtirol nel 2017 e cementato successivamente anche nell'esperienza, pur tra alti e bassi, di Ascoli.