La caduta a "Kitz" nel 1995, l'attimo esatto in cui Vitalini perse il controllo degli sci
Pietro Vitalini viene spesso ricordato più per la caduta epica a Kitzbuhel che per i suoi ottimi risultati in Coppa del Mondo. E’ questa è una piccola ingiustizia perché il discesista della Valfurva di podi e risultati di spicco ne ha ottenuti parecchi a metà degli anni ’90 quando insieme ai compagni di team dell’Italjet, Kristian Ghedina, Peter Runggaldier e Werner Perathoner, dava del filo da torcere ai più quotati austriaci e svizzeri. Nel 1995 il discesista della Valfurva è ormai quasi in fondo alla mitica Streif, la pista più prestigiosa del mondo, quando poco prima dello schuss finale cade rovinosamente, scavalca le reti di protezione e ruzzola ripetutamente nella neve fresca terminando la carambola seduto e, soprattutto, incolume! Ripresosi dopo lo shock, Pietro rimette gli sci e va verso il traguardo. Ovazione. Ma a farlo entrare nel mito è che poche ore dopo “Alitalia”, come veniva scherzosamente chiamato, finì 5° nella seconda discesa prevista quell’anno a Kitz. Super, non c’è che dire. Un altro episodio, forse meno conosciuto, marchia la carriera di Pietro Vitalini. Garmisch Partenkirchen, 22 febbraio 1997. Sulla pista nella quale nel 1993 ha ottenuto il suo primo podio (un secondo posto in discesa), Pietro scende alla perfezione o quasi, è in vantaggio a 30’ dalla fine ma dopo un salto scorge la sagoma di un fotografo che scivola in mezzo alla pista, con un gran gesto tecnico rallenta, evita il fotoreporter e va al traguardo. Scendo di nuovo una mezzoretta più tardi e centra un gran secondo posto dietro a Luc Alphand ma davanti per un centesimo a Kristian Ghedina. Ancora secondo ma titoloni sui giornali e servizi in televisione. In Coppa del Mondo il “Vita” si è distinto sia in discesa sia in superG. Pietro Vitalini è poi salito sul terzo gradino del podio nel 1994 nella discesa di Aspen in Colorado e nel superG di Vail nel 1995. L’ultimo podio l’ha centrato il 2 marzo 1997 nella discesa di Kvitfjell dove arrivò secondo a soli 14 centesimi dal fuoriclasse di casa Lasse Kjus. Tanti i piazzamenti, tra i quali un 4° posto nel 1993 nella discesa libera di Bormio sulla fantastica Stelvio e un altro 4° posto nel 1996 in Val Gardena. Due i titoli tricolori di discesa conquistati: nel 1988 e nel 1992. Pietro Vitalini è rimasto nel mondo dello sci. Nel 2005 ha fondato la Skixo srl, società che produce e commercializza materiale tecnico dedicato agli sciatori di sci club e scuole sci. Il brand Vitalini è visibile su tute da sci e altro materiale di parecchi sci club sparsi per l’Italia.