Il primo podio di Deborah Compagnoni, davanti alla campionessa il tecnico Tino Pietrogiovanna
Basta ricordare il suo nome per far riaffiorare ricordi indelebili di grandi vittorie e di drammatici infortuni. La classe cristallina e un carattere straordinario hanno reso Deborah Compagnoni una delle sciatrici più importanti della storia e una delle sportive più amate dagli italiani. Un palmares ricco di 16 vittorie in Coppa del Mondo, una Coppa di specialità nel gigante, 3 medaglie d'oro e una d'argento alle Olimpiadi, 3 d'oro ai Mondiali sono il bottino di una campionessa straordinaria quanto sfortunata. Solo in 4 occasioni è riuscita a portare a termine la stagione senza infortuni, nella sua luminosa carriera ha dovuto pagare un prezzo altissimo per una serie di gravi infortuni che le hanno impedite di diventare ancora più grande. Nata a Bormio il 4 giugno 1970, ma fieramente di Santa Caterina Valfurva Deborah Compagnoni subisce il primo grave infortunio al ginocchio destro nel 1988 dopo aver già vinto a livello Juniores un bronzo in discesa libera nei Mondiali del 1986 e l'oro in gigante unito ad un bronzo in discesa l'anno successivo. Nel 1989 domina la scena ai campionati italiani vincendo in tutte e 4 le specialità. L'8 dicembre 1991 il primo podio in Coppa del Mondo arriva nella sua Santa Caterina, nel gigante chiuso al secondo posto alle spalle della fuoriclasse svizzera Vreni Schneider. Nel 1992 la prima delle 16 vittorie in Coppa (13 in gigante, 2 in superG e una in slalom), nel superG di Morzine del 26 gennaio. Le Olimpiadi invernali di Albertville (1992) segnarono uno dei momenti più alti della carriera seguito a poche ore di distanza da un gravissimo infortunio. Vinto l'oro in superG, il giorno dopo nel gigante Deborah subì la rottura del legamento crociato del ginocchio. Nel 1994 a Lillehammer e poi nel 1998 a nagano vinse l'oro olimpico in gigante, prima atleta a conquistare la medaglia più importante in tre diverse edizioni dei Giochi. A Lillehammer fu anche l'alfiere della rappresentativa italiana nella cerimonia d'apertura. Il 1996 e 97 furono due anni di grandi trionfi, campionessa mondiale di gigante a Sierra Nevada e l'anno dopo sia di gigante che di speciale al Sestriere. Una stagione culminata con la coppa di cristallo nel gigante. Nel 1997-98 riuscì a vincere 9 gare consecutive in gigante, storica quella con 3 secondi e 41 centesimi di vantaggio su Alexandra Meissnitzer a Park City. L'ultima vittoria in carriera il 6 gennaio 1998, ovviamente in un gigante di Coppa del Mondo nella sua Bormio. L'incredibile palmares di Deborah Compagnoni comprende 3 ori e un argento alle Olimpiadi, 3 medaglie d'oro ai Mondiali, 1 oro e 2 bronzi ai Mondiali juniores, una coppa di specialità in gigante e ben 12 medaglie ai campionati italiani, 9 ori, 1 argento e 2 bronzi. In Coppa del Mondo furono ben 44 i podi conquistati, 16 primi posti, 15 secondi e 13 terzi. Deborah Compagnoni, una stella che ancora brilla per tutti gli amanti degli sport invernali.