L'avversaria del Sondrio nel 7° turno di serie D è difficile da decifrare. Il Legnano è sicuramente una squadra molto forte, ma sta vivendo una stagione caratterizzata da sbalzi di rendimento repentini. Nella seconda metà del girone d'andata è stata capace di vincere 8 partite consecutive, un filotto iniziato sul campo dell'Arconatese e concluso con il ko interno del 22 dicembre con la Castellanzese. Una sconfitta che sembra aver spezzato qualcosa come dimostrano i risultati maturati nel 2020, aperto con la battuta d'arresto casalinga con il Milano City e proseguito con tre vittorie di fila prima di incappare nelle sconfitte delle ultime due settimane con Ponte San Pietro e Scanzorosciate. Un'alternanza che ha portato il Legnano dal settimo posto a meno 7 da Pro Sesto e Seregno fino al primo posto il 15 gennaio a pari merito con la Pro Sesto ed ora al secondo con un ritardo di 4 lunghezze. Un momento decisamente particolare che ha portato dopo la sconfitta con il Milano City alle dimissioni di Vincenzo Manzo con la decisione della società di affidare la squadra a Giovanni Cusatis. Il pericolo pubblico numero uno per il Sondrio è rappresentato dal bomber Riccardo Cocuzza, capocannoniere del girone con 15 reti all'attivo. La formazione di Omar Nordi arriva all'appuntamento sullo slancio della sofferta, ma importante vittoria sul Brusaporto che l'ha riportata al quinto posto in piena zona playoff. Assente Guerci prima convocazione invece per il 2001 Luca Benedetti. La sfida del Mari (domani ore 14,30) sarà diretta da Aleksandar Djurdjevic di Trieste con assistenti Francesco Scifo di Trento e Michele Ravaioli di Forlì.
Convocati Sondrio: Filippo Austoni (2000), Luca Benedetti (2001), Simone Damo, Filippo Boni, Marco D'Amuri (1999), Luca Di Lauri, Davide Drovetti (1999), Francesco Finamore (2001), Luca Fognini (2000), Mattia Fontana (2002), Idrissi Jamal, Nicholas Mara, Alberto Moroni (2002), Filippo Mossinelli (2001), Alberto Ottone (2001), Angelo Panatti, Mattia Pasquinelli (2001), Francesco Pezziardi (2000), Rikardo Spaneshi (2001), Ayoub Yacoub (2000).