Marziano Poncetta
Un suo rigore, magistralmente trasformato spiazzando il portiere, ha permesso al Berbenno di sbloccare la sfida contro l'Alta Brianza Tavernerio dando così il via a quello che sarebbe diventato un pomeriggio storico con la prima sconfitta della capolista dopo 23 risultati utili consecutivi in stagione. Marziano Poncetta è il nostro personaggio del giorno, ma non soltanto per la freddezza dimostrata dagli undici metri. A 38 anni già compiuti continua ad essere un giocatore fondamentale per il Berbenno grazie a esperienza e intelligenza tattica che lo portano ad essere sempre al posto giusto nel momento giusto. In una squadra ricca di talento e un po' naif si è dimosrato il collante ideale, il leader e l'esempio per tutti. Una carriera spesa soprattutto con la maglia del Sondrio, diventandone una bandiera e uno dei giocatori più apprezzati e amati da dirigenza e pubblico. A Sondrio ha giocato dal settore giovanile fino alla prima squadra vincendo due campionati e dopo un primo addio con destinazione Dubino, dove ha lasciato solo buoni ricordi, di nuovo nel capoluogo per affrontare la storica avventura in serie D. Lasciata la maglia biancazzurra dopo 20 stagioni ecco una nuova sfida a Berbenno e subito la vittoria del campionato di Seconda categoria e la storica promozione in Prima. Poncetta è il simbolo di un Berbenno che sta ottenendo grandi risultati, una squadra che merita la vetrina oggi per quanto ha raccolto finora in campionato e per l'impresa di aver battuto un'Alta Brianza Tavernerio che sembrava imbattibile. Merito del lavoro di Elio Salinetti, dell'unione di un gruppo capace di sopperire anche ad assenze pesantissime, ieri mancava Matteo Fontana, e di un tasso qualitativo elevato soprattutto negli undici titolari.