Alex Della Cristina, l'addio al Sondrio di un giocatore che ha fatto la storia

Calcio

Aveva poco più di vent'anni quando ha varcato la porta della sede della Sondrio Calcio per apporre la sua firma sul cartellino che l'avrebbe legato a vita a questa società. Ieri, Alex Della Cristina ha concluso la sua lunga avventura con i colori della squadra del capoluogo giocando contro il Legnago la sua ultima partita. Dal 14 ottobre 2005, data del primo tesseramento, al 5 maggio 2019 sono successe tantissime cose, grandi soddisfazioni si sono alternate a cocenti delusioni che Alex ha vissuto in prima persona. In questi 14 anni è diventato un beniamino dei tifosi non solo per i gol, 116 record nella storia della Sondrio Calcio, ma anche e soprattutto per quel suo dare tutto in campo senza risparmiarsi mai. Una generosità sempre apprezzata da compagni e allenatori. Cresciuto con modelli come Marcello Bazzi, Marziano Poncetta, Paolo Bongio ne ha raccolto l'eredità all'interno del gruppo diventando anche il capitano della squadra. Una carriera spesa per difendere i colori del Sondrio. Al termine della partita con il Legnago i riflettori erano tutti per lui. Mentre i tifosi sugli spalti lo chiamavano a gran voce intonando cori, i compagni di squadra l'omaggiavano a bordo campo con un abbraccio collettivo e poi lanciandolo in aria. Il tributo che si deve ad un grande. Dicevamo del record di gol, già i famosi 116 realizzati in questi 14 anni che lo mettono in cima alla classifica dei cannonieri della società alla pari con Michele Pedroli. Ha provato Della Cristina a diventare il recordam assoluto, fino all'ultimo, anche ieri colpendo un incrocio dei pali con un colpo di testa, ma non ci è riuscito. Forse è giusto così, lui e Pedroli hanno condiviso anni insieme nel Sondrio e resteranno li, in alto, per chissà quanto tempo. (Credit photo Gerry Marveggio).