Sondrio, Ronzoni: "Le parole del presidente mi hanno ferito. Un grande grazie ai tifosi"

Calcio

Luigi Ronzoni

Luigi Ronzoni è stato nelle ultime stagioni il capitano e uno dei punti di forza del Sondrio. Un rapporto che si è interrotto da poco con il passaggio al Villa D'Almè. Un addio che non è piaciuto al presidente Oriano Mostacchi che in un'intervista sulla stampa locale (La Provincia di Sondrio del 24 giugno) ha dichiarato di ritenere uno sbaglio avergli affidato la fascia da capitano aggiungendo che i tifosi devono amare la squadra e non i giocatori che si comportano da mercenari. Ronzoni, con toni pacati ma fermi, ha affidato a sportsondrio la sua replica, senza polemiche, ma anzi ringraziando per il trattamento ricevuto negli anni dalla società e per il calore dei tifosi. <<Sono rimasto male per le parole del presidente come è normale che sia dopo 4 anni di un rapporto che è sempre stato buono. Lasciarsi così non era mia intenzione, magari da parte del presidente c'è un po' di rabbia dovuta alla mia decisione di andarmene. La fascia penso di averla meritata portandola con orgoglio e con l'attaccamento alla maglia che ho dimostrato con l'impegno e la voglia che ho sempre messo. Dispiace essere associato alla parola mercenario, non ho mai avuto grandi pretese dal punto di vista economico. Ci tengo a sottolineare che non sono arrabbiato e non voglio attaccare il presidente che anzi ringrazio per come sono stato trattato fin dal primo momento, sono stato accolto benissimo da lui e dalla società. Voglio ringraziare e salutare i tifosi, sono sempre stati splendidi e si meritano una squadra a grandi livelli, è difficile trovarne così in altre piazze. La mia decisione di lasciare Sondrio è legata al progetto che mi ha presentato il Villa e alla possibilità di continuare il lavoro che ho iniziato e gli studi>>.