Paolo Bordoni con la maglia del Pescara
Ha lasciato un ricordo indelebile nelle tre squadre che l'hanno visto protagonista nella sua carriera da giocatore. Del sondriese Paolo Bordoni (23 febbraio 1963) si ricordano molto bene i tifosi di Piacenza, Lodigiani e Pescara. Da metà anni 80 fino al 2001 con queste tre società ha collezionato ben 503 presenze tra serie B e C dimostrandosi uno dei portiere più forti delle due categorie. A Bordoni, titolare a 18 anni nel Sondrio di Orazio Rancati, è mancato solo il guizzo per compiere il grande salto. Lasciato il capoluogo è approdato all'Atalanta dove in due stagioni non ha mai calcato il campo. Nel 1985 è arrivata la chiamata del Piacenza e da quel momento la sua storia è cambiata. Con gli emiliani sono state 148 le presenze arricchite dalla vittoria della Coppa Anglo-Italiana nel 1986 e del campionato di serie C1 l'anno successivo. Dopo due annate in B e una in C1 matura l'addio con destinazione Lodigiani dove giocherà ben sette anni, dal 1990 al 1997. Inizialmente il palcoscenico è quello della C2 poi della C1. A 34 anni arriva la chiamata del Pescara e l'opportunità di tornare in B. In Abruzzo, allenato da Viscidi che l'aveva avuto alla Lodigiani, sfiora la promozione in A (1998-99) e diventa uno degli idoli della tifoseria tanto che pochi anni fa in un sondaggio tra tifosi era stato votato come il miglior portiere nella storia del Pescara. Dopo un grave infortunio arriva l'addio e il passaggio per l'ultimo anno tra i professionisti con il Giulianova in C1 senza mai scendere in campo. Smesso di giocare Paolo Bordoni ha intrapreso la carriera di allenatore dedicandosi soprattutto ai portieri e ai giovani con Giulianova, Renato Curi Angolana, Città Sant'Angelo e Francavilla. Nel suo palmares una campionato di B vinto con l'Atalanta e due di C1, uno con il Piacenza (C1) e l'altro con la Lodigiani (C2). Leggenda narra che un diverbio con un altro portiere gli impedi agli inizi della carriera professionistica di arrivare al Milan, voce mai confermata ufficialmente.