Albosaggia Ponchiera, la marcia trionfale raccontata da Andrea Noseda

Calcio

Per la prima volta nella sua storia l'Albosaggia Ponchiera ha vinto il campionato di Seconda categoria e si è guadagnata il diritto di riprovare l'esperienza in Prima. Un risultato storico per una società nata nel 1987 per volere del compianto Giorgio Paruscio e che negli anni ha subito alcuni cambiamenti importanti, unendosi all'Inter Club Ponchiera e dando vità all'attuale sodalizio, senza mai perdere di vista l'intento iniziale, quello di dare ai ragazzi la possibilità di praticare lo sport in un ambiente sano che li sapesse accogliere ed aiutare a crescere. In oltre 30 anni la filosofia non è cambiata e l'Albosaggia Ponchiera ha fatto passi da gigante togliendosi grandissime soddisfazioni con il settore giovanile e regalandosi questa splendida vittoria con la prima squadra. Nella stagione in corso i nerazzurri di Andrea Noseda hanno dominato il campionato tanto da riuscire a infliggere distacchi siderali alle rivali vantando un attacco capace di segnare 94 reti, ben 37 di Alekos Zugnoni, subendone 34. Il mister è stato l'anima e il condottiero di un gruppo che via via ha acquisito la mentalità e la consapevolezza per raggiungere questo traguardo. <<È stata un’annata più che positiva guardando anche la continuità. Il grosso del lavoro era stato fatto lo scorso anno, in questa stagione abbiamo raccolto i frutti aggiustando qualcosa. Siamo ripartiti con giocatori giusti che qualcuno dava per finiti e che invece sono stati fondamentali. Voglio dedicare questo risultato a Giorgio (Paruscio), alle persone che mi sono state vicine a inizio anno quando per me era un momento particolare e ovviamente a squadra, staff e a tutti quelli che hanno messo tempo e anima in questo progetto. Il segreto del risultato ottenuto va ricercato nel lavoro fatto in settimana, ci siamo sempre allenati bene. All’inizio abbiamo avuto qualche problema anche dovuto agli infortuni di Amonini, Fomiatti e Rossatti, ma una volta preso il primo posto non l’abbiamo più lasciato. Per questa società è riduttivo parlare di Prima categoria, Giorgio voleva una squadra che avesse un bel settore giovanile e adesso con oltre 200 tesserati possiamo dire di avere raggiunto quell’obbiettivo, la vera vittoria è questa. Spero che la promozione sia di stimolo per tutto l’ambiente, che sia d’aiuto per dare il meglio sempre, questo non significa vincere, ma pensare al bene dei ragazzi>>.