L'intervista: Alberto Del Grosso, l'Andrea Pirlo 2.0

Calcio

Alberto Del Grosso potrebbe giocare le qualificazioni per i mondiali under 19 con la casacca dell’Australia. Per lui, centrocampista classe 2001, in un recente passato si sono sprecati paragoni importanti, qualcuno al momento del suo passaggio all'Inter l’ha indicato come il nuovo Pirlo, ed è uno dei prospetti più interessanti del calcio italiano. Il diciottenne chiavennasco, cresciuto prima a Como e poi nelle giovanili dell’Inter prima di approdare in estate a titolo definitivo nella Primavera del Cittadella (società che disputa il campionato di serie B), ha vissuto nei giorni scorsi una grandissima esperienza partecipando ad uno stage della nazionale australiana under 23 in Qatar. Questo perché sua madre è nata in Australia e, pur vivendo in Italia da tanti anni, ha conservato la cittadinanza. E così alla chiamata del selezionatore australiano, Alberto ha risposto presente. <<E’ stata una bellissima esperienza – ci ha detto Alberto -, uno stage di 9 giorni nel quale ci siamo allenati e abbiamo disputato due amichevoli, la prima contro il Qatar, vinta 2-0, nella quale ho giocato 30 minuti e la seconda contro l’Iran, persa 2-1, nella quale non sono sceso in campo. I selezionatori volevano vedermi all’opera con la nazionale under 23 perché poi potrei partecipare alle qualificazioni per i mondiali U19 con l’Australia. Uso il condizionale perché dovrà essere ovviamente d’accordo anche il Cittadella, sarei impegnato infatti dal 27 ottobre all’11 novembre e dovrei saltare due partite di campionato… Vedremo, mi piacerebbe>>. Il suo impiego con le “under” australiane non pregiudicherebbe una sua convocazione futura con la nazionale azzurra perché finché non indosserà la casacca di una nazionale maggiore Alberto potrà scegliere dove giocare. Iscritto all’ultimo anno del Liceo Sportivo a Vicenza, il giovane Del Grosso gioca nella Primavera del Cittadella dove è diventato ben presto il capitano e dove ha già lasciato il segno, con prestazioni molto convincenti condite da due gol. <<In precedenza ho giocato da mediano, da regista, ma a Cittadella gioco più avanti e così arrivo più spesso al tiro. Qui mi trovo molto bene, la città è carina, piccola e a misura, diversa dalla metropoli milanese. Con compagni di squadra, mister e società le cose vanno benissimo, dopo un paio di incontri mi hanno “promosso” capitano, sono felice>>.