Cessione Sondrio, un domani che non arriva mai

Calcio

Ormai ci siamo abituati a leggere "domani potrebbe essere il giorno decisivo per la cessione del Sondrio", ma questo domani non arriva mai. L'ultima data fissata per il closing è quella di martedì 11 però sono settimane che la vicenda si trascina stancamente, tra mille rinvii o appuntamenti ai quali non tutte le componenti erano presenti. Sembrerebbe che martedì, su volontà del presidente in pectore Caspani, ci potrebbe essere un nuovo decisivo incontro con la cordata che da settimane tratta con l'attuale proprietà, per intenderci la cordata che avrebbe individuato in Marco Puleo il nuovo direttote sportivo. E sullo sfondo rimane sempre il Bresso, interessato ad approdare in serie D anche a costo di farlo chiamandosi per una stagione Sondrio Calcio. Quello che appare agli osservatori esterni, noi ad esempio non abbiamo mai voluto affrontare finora la questione, è che qualsiasi sarà la chiusura nessuna delle parti ne uscirà bene. L'attuale proprietà per aver depeuperato a livello tecnico la prima squadra e a livello tecnico ed economico il settore giovanile non avendo perfezionato l'iscrizione ai campionati regionali. La nuova proprietà, se sarà la cordata sopracitata, perché si presenterebbe a metà agosto dopo settimane di tira e molla con parecchi lati oscuri e con una società priva della linfa vitale del settore giovanile. Era evitabile questa situazione? Forse giocando la partita a carte scoperte ovvero uscendo allo scoperto per tempo e non arrivando ad inizio giugno ad imbastire le trettative per la cessione della società. Per un motivo o per l'altro tutte le porte che si erano aperte si sono presto richiuse. La soluzione, perso il settore giovanile, poteva essere quella di partecipare alla serie D con una squadra valtellinese, spiegando ai ragazzi già in rosa e a quelli che potevano arrivare da altre realtà che sarebbe stata una stagione difficile, che la retrocessioe non avrebbe rappresentato un dramma sportivo bensì l'occasione per ripartire con un nuovo progetto. Fatto questo ci sarebbero stati 10 mesi per cercare imprenditori locali o esterni pronti a ripartire con un progetto solido avendo a cuore solo il bene sportivo della Sondrio Calcio. Forse bastava solo un po' di programmazione e di attenzione.