L'intervista: Alessio Martinelli, una gioia... Mondiale

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Alessio Martinelli con la medaglia d'argento al collo

Alessio Martinelli e una medaglia d’argento mondiale che può essere il trampolino di lancio per una luminosa carriera tra i Pro. E’ ancora incredulo il diciottenne di Valdidentro che, giovedì scorso, ha conquistato una splendida piazza d’onore nella prova in linea della categoria Juniores ai Campionati del Mondo di ciclismo disputati a Harrogate nello Yorkshire. Solo lo statunitense Simmons, uno dei big della categoria capace di un assolo finale impressionante con 30 chilometri di fuga, è riuscito a rimanere davanti ad un Alessio Martinelli che ha provato fino all’ultimo a riacciuffarlo, ma che alla fine si è dovuto “accontentare” di una meravigliosa medaglia d’argento. <<Niente rimpianti, ci mancherebbe, quando hai dato tutto in gara non puoi avere nessun rammarico- dice Alessio Martinelli – . Certo, quando sono riuscito a portare il mio svantaggio su Simmons da 1’ a 25” ho creduto fortemente di andare a prenderlo ma nel finale lui, un ottimo cronoman, è stato più forte>>. A qualche giorno di distanza ti sei reso conto dell’impresa che hai fatto? <<Sinceramente non credo di aver capito bene di aver al collo l’argento mondiale. Se penso che sono il secondo al mondo nella categoria juniores, non ci credo ancora. La mia sensazione, in questi giorni, è quella di aver centrato un secondo posto in una gara, ma questo è una piazza d’onore ai mondiali. Pazzesco…>>. Alessio parla con entusiasmo e con grande maturità del suo incredibile risultato. Una sorpresa? Fino ad un certo punto perché Alessio è andato fortissimo vincendo parecchio e andando a podio praticamente dovunque. <<Si, ho vinto 9 gare, sono arrivato 9 volte secondo e 5 volte terzo. Tanti anche i piazzamenti nella top five>>. E poi il secondo posto al Giro della Lunigiana. <<Si, ho avuto una crisi di fame il primo giorno e ho perso 30”. Ero molto giù di morale la sera, poi grazie anche al mio allenatore sono ripartito alla grande arrivando secondo nella generale a 38” dal primo>>. Che tipo di ciclista sei, quali le tue caratteristiche? <<Sono uno scalatore, mi piacciono le salite lunghe però me la cavo su tutti i terreni. A Harrogate il percorso era tosto nel finale, ma senza vere e proprie salite lunghe, non era adattissimo alle mie caratteristiche. Tante salitelle e discese, con curve pericolose nel circuito finale. Io prediligo le salite più toste. Dove devo migliorare? Visto che voglio diventare un corridore da corse a tappe devo migliorare a cronometro>>. E adesso? <<Sotto con la scuola (frequenta il 5° anno al Pinchetti di Tirano ndr), un altro paio di gare e poi un periodo di stacco. Poi si ricomincia con un team prestigioso come la Colpack (una delle migliori squadre per gli under 23), il sogno continua… perché io alla fine vorrei diventare un Pro>>.